Tip o cartine?
- Ely
- 10 feb 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Ciao, mi è stato chiesto il mio parere in merito la ricostruzione utilizzando la Tip o la cartina e quale io preferisca di più. In base alla mia esperienza e a quello che ho potuto imparare, la differenza sostanziale sta nel come la cliente ha l'unghia naturale. Prima di tutto vediamo in cosa consistono questi due metodi di ricostruzione.
Con Tip: si attacca con la colla per unghie (usare solo colla di ottima qualità e solo per unghie) all'unghia naturale della cliente e tramite limatura (solo dell'unghia finta) si debella lo scalino di attacco fra la tip e il letto ungueale stando ben attenti a non rovinare e non toccare l'unghia stessa e le cuticole. Poi si procede con il primer, il gel base e il gel costruttore e la chiusura del lavoro come si fa solitamente. Si possono utilizzare tutti i gel monofasici o trifasici, colorati, semipermanenti ecc...

Con la Cartina: La consiglio maggiormente ha chi ha un unghia naturale più sana e lievemente più lunga. Per gli onicofagici bisognerà utilizzare il famoso "metodo ponte" che vi spiegherò prossimamente. Si applica la cartina SOTTO l'unghia naturale facendola aderire bene, si fanno due taglietti piccini ai lati dell'attaccatura fra l’unghia e la cartina, si chiude e si procede alla ricostruzione seguendo col gel le linee guida stampate per dare la lunghezza e la forma desiderata. Anche qui si possono utilizzare tutti i prodotti sia per UV che per LED.
Di solito utilizzo le Tip sulle unghie corte e a volte meno resistenti, mentre la cartina la utilizzo per allungamenti di unghie lievemente più lunghe e regolari, per effettuare il metodo ponte sugli onicofagici e quando utilizzo l’acrilico. Altra differenza sta che nel primo metodo bisogna usare la lima per far si che non si veda lo scalino di attacco, mentre con il metodo cartina non c’è la fase di limatura e di incollare la Tip all’unghia naturale. Il metodo Tip secondo me è più semplice e richiede meno manualità in confronto alla cartina, ma vi vincola tantissimo alla forma della tip sottostante e di certo con la cartina avrete un unghia lievemente meno spessa che utilizzando la tip.
Come durata sono più o meno la stessa cosa, forse potrei asserire che il metodo cartina dura di più in alcuni casi. L’effetto naturale sicuramente si ha molto di più con il secondo metodo (cartina). Come esecuzione, il tempo varia da chi velo fa, alcuni dicono che con la tip si vada più veloci perché non si deve fare il lavoro certosino del seguire le linee della cartina.
Quindi, per me, se siete meno esperte e preferite i gel a bassa viscosità utilizzate le Tip, se invece preferite lavorare con gel ad alta viscosità, dovete utilizzare il metodo ponte per la cura dell’onicofagia e volete avere la curva a C più marcata, utilizzate pure le cartine guida per fare le vostre ricostruzioni, così da dare anche più spazio alla nostra fantasia. Di certo consiglio l’utilizzo delle tip per chi è alle prime armi e deve ancora prendere maggiore manualità con la ricostruzione.

Personalmente utilizzo le cartine e ne ho veramente di varie forme e tipi, ma ancora oggi non disdegno il metodo Tip per ricostruzioni più veloci e dove devo utilizzare la french con il gel bianco che camuffa alla perfezione l’unghia finta sottostante. La cosa che non mi stancherò mai di dire è: usate un primer per far aderire alla perfezione i prodotti e quando limate o opacizzate rimuovere tutte le polveri che si accumulano con utilizzo di pennello e spazzolina, mi raccomando, la polvere è la prima nemica per la durata della ricostruzione.
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